Cento anni fa – il 6 settembre 1925 – nasceva a Porto Empedocle, nei pressi di Agrigento, lo scrittore Andrea Camilleri. Nato in Sicilia, terra che resterà il cuore pulsante della sua narrativa, Camilleri ha tuttavia vissuto gran parte della sua vita a Roma, dove, dopo studi in letteratura e regia teatrale, ha lavorato a lungo per il teatro e per la RAI come sceneggiatore e regista, portando in televisione opere di Pirandello e Beckett. L’esordio come scrittore arriva tardi, oltre i cinquant’anni, ma da quel momento la scrittura è diventata la sua dimensione principale.
La fama mondiale arriva con la serie del commissario Salvo Montalbano, inaugurata nel 1994 con La forma dell’acqua. Personaggio ispirato a Simenon e a Vázquez Montalbán, Montalbano è un investigatore umano, ironico, capace di muoversi tra giustizia e vita quotidiana, con un linguaggio che è una miscela originale di italiano e siciliano. I romanzi hanno avuto fin da subito un enorme successo, amplificato dalla celebre serie televisiva con Luca Zingaretti in onda dal 1999, che ha reso Vigàta un luogo iconico della narrativa e della televisione italiana.
Oltre che narratore, Camilleri è stato anche un intellettuale impegnato. Non ha mai nascosto le sue posizioni antifasciste, il suo sguardo critico sulla politica e la società contemporanea. Con libri, interviste e interventi pubblici ha sempre invitato a coltivare la memoria e a non smettere di interrogarsi sul presente. La sua voce roca e inconfondibile, resa familiare anche da programmi televisivi e radiofonici, ha accompagnato i lettori fino agli ultimi giorni. Nel centenario della sua nascita, le tante celebrazioni e iniziative culturali rinnovano l’eredità di un autore che ha fatto della scrittura un atto d’amore per la Sicilia e per i suoi lettori.
Tra le tantissime iniziative per celebrare il centenario della nascita dello scrittore siciliano non mancano i libri che raccontano la vita del Maestro. Su tutti segnaliamo Andrea Camilleri. Una storia di Luca Crovi, (Salani) e Il contastorie di Vigàta di Gaetano Savatteri (Rizzoli), ma anche Amo le triglie di scoglio. Andrea Camilleri si racconta di Bruno Luverà e Vincenzo Mollica.
Il commissario Salvo Montalbano ha accompagnato i lettori per oltre venticinque anni, diventando uno dei personaggi più amati della letteratura italiana contemporanea. Dal suo esordio nel 1994 con La forma dell’acqua, la serie ha raccontato non solo indagini e misteri, ma anche la Sicilia con le sue contraddizioni, i suoi colori e la sua lingua. Ecco l’elenco completo dei romanzi di Montalbano in ordine cronologico, per chi volesse ripercorrere la saga dall’inizio o recuperare i romanzi non letti:
Se il commissario Montalbano ha reso Andrea Camilleri celebre in tutto il mondo, non meno importanti sono i suoi romanzi che si muovono al di fuori della saga poliziesca. In queste opere l’autore ha sperimentato linguaggi, forme narrative e registri diversi, spaziando dal romanzo storico alla satira, fino al racconto intimista. Libri come Il birraio di Preston, La concessione del telefono o La mossa del cavallo hanno confermato la sua straordinaria capacità di intrecciare memoria, invenzione e critica sociale, offrendo ai lettori nuovi punti di vista sulla Sicilia e sulla storia italiana. Ecco i principali romanzi di Andrea Camilleri che non hanno per protagonista il commissario Salvo Montalbano.
Andrea Camilleri è stato molto più che il padre di Montalbano: è stato un costruttore di mondi linguistici, un interprete acuto della storia italiana e un narratore che ha saputo unire lettori di generazioni diverse. A cent’anni dalla nascita, la sua lezione rimane viva: raccontare significa dare senso al presente e tenere aperto il dialogo tra memoria e futuro.